
Quella dei romeni è una delle più numerose comunità di stranieri residenti sia nella Provincia di Viterbo, che nel Lazio ed in Italia.
Una comunità costituita per lo più di nuclei familiari o singoli che hanno scelto di vivere e lavorare all’estero, e che oggi attraverso un ambizioso progetto vuole riaffermare la sua identità e la sua storia. Infermieri, muratori, badanti, professionisti, operai, informatici, agricoltori e braccianti sono loro a costituire la sana comunità di romeni che vive nel nostro territorio, senza i quali molte famiglie italiane, molte aziende incontrerebbero grosse difficoltà ad organizzarsi o a proseguire la loro attività. Una comunità che anche attraverso la nascita di un Centro Universitario e Culturale intende dissociarsi da quelli elementi negativi, che con i loro comportamenti criminosi hanno infangato l’orgoglio di una nazione e di cui oggi la stampa ne parla abbondantemente.
Tre sono le cose di cui un popolo, qualunque esso sia, ha bisogno per sentirsi ”a casa”: la lingua, la chiesa e la sua cultura.
Sono le parole cariche di verità che il Magnifico Rettore dell’Università di Scienze Agricole e Medicina Veterinaria di Cluj-Napoca pronunciava il 25 febbraio 2009 in occasione della presentazione presso la Prefettura di Viterbo del progetto che li vede promotori. Ed è proprio ciò che attraverso la nascita del Centro si intende dare ai romeni presenti non solo a Viterbo e provincia, ma anche nel Lazio e perché no, in Italia: un luogo di incontro, di cultura e spiritualità, di studio vicino ai loro bisogni di conservare le proprie tradizioni ed identità, da dove far sentire la loro voce nella convinzione che il dialogo e la conoscenza reciproca sia il miglior strumento di integrazione.